Cosa mi ha spinto a leggere “Il lago di luce”
di Domenico Corna, edito Robin&Sons? Naturalmente, la sua
copertina e, subito dopo, la trama, che mi ha catturata in un
modo che non mi sarei mai aspettata.
Ma non è solo la trama ad attrarre il lettore: ruolo
fondamentale in ciò, lo svolge soprattutto la dolcezza dello
stile. L’autore ci accompagna in una sorta di viaggio
iniziatico, tra le dettagliate descrizioni e le profonde
immagini che esse riportano alla mente. Ognuno di noi dovrebbe
realizzare un viaggio del genere per riscoprire la parte più
nascosta di sé, spesso sepolta dentro il cuore.
Affrontare le proprie paure, scoprire i i propri sogni e fare
pace con il passato per affrontare il presente e il futuro che
ci attende sono gli insegnamenti che ho appreso dalla lettura di
“Il lago di luce”.
“Forse il tramite sta qui e qualcosa potrà accadere, ma solo nel
momento opportuno e con lo spirito disposto ad accettare
cambiamenti importanti”
Tutto ciò avviene tramite la voce di una giovane donna, di nome
Elena. Lei sarà costretta a mettersi in gioco, credere
nell’impossibile per renderlo possibile e comprendere, infine,
molte cose di se stessa. Il suo viaggio solitario le consentirà
di guardarsi indietro nel riflesso di altre vite, che sono
collegate alla sua.
Il luogo di partenza è un lago, con lo sguardo di una dolce
bambina che sente essere legata alla sua vita.
“In ogni ricerca la pazienza e la costanza sono essenziali se si
vuole giungere a una soluzione. Anticipare i tempi è
controproducente. La maggior parte delle sensazioni vengono da
dentro di noi, l’oggetto guardato o ascoltato è solo un tramite”
La prosa è delicata, introspettiva, attenta. Sono certa che ogni
lettore, a suo modo, farà tesoro di questa storia.
L’ambientazione si svolge esclusivamente sulle sponde del lago
di luce, che rappresenta il punto cardine della storia. Ogni
azione o fatto che accade durante la lettura si svolge sulle sue
sponde. Anche il sentiero che conduce al villaggio è una parte
molto importante nella storia.
I protagonisti variano in base al tempo in cui è ambientata la
storia, anche se Elena sarà il perno che collega gli altri
personaggi presenti nella storia, come Alice, legata ad Elena da
qualcosa di molto profondo, o Lilla, la bambina che avrà un
ruolo molto importante nella vicenda.
Questo libro va letto molto lentamente e con la massima
attenzione perché bisogna assaporare ogni parola, azione, fatto
e luogo.
“Il lago di luce” ci fa anche riflettere su alcuni fatti di
Cristianesimo, ma bisogna pur sempre ricordare che siamo dinanzi
ad una storia inventata, nonostante i buoni spunti di
riflessioni che dà.