Un libro fantasy ben articolato e ben
strutturato in cui una ragazza come tante vive delle sensazioni
intense che la inducono a intraprendere un viaggio alla ricerca di
risposte.
Inizia così una girandola di emozioni e
sentimenti che scatenano una intensa vita interiore, alimentata da
incontri, dialoghi, sogni e ricordi.
In un'epoca in cui tutti siamo abituati a
"trafficare" con le memorie dei computer e dei telefonini, spazi di
archiviazione dove conserviamo i ricordi di ogni avvenimento,
Domenico Corna ci fa notare che noi stessi siamo fatti di memoria:
noi siamo ciò che ricordiamo! E se questa memoria viene condivisa da
un gruppo di persone, basta questo per diventare una famiglia, per
creare una unione indissolubile da cui scaturiscono atti di
solidarietà e amicizia, dando vita a quei sentimenti collettivi che
guidano una intera comunità .
Ma cosa accadrebbe se quelle esperienze che
abbiamo in memoria non le avessimo vissute realmente?
A ben rifletterci, per noi sarebbe
assolutamente ininfluente perchè ogni nostra azione si basa solo su
ciò che la memoria ci rimanda come ricordo.
Tante le vicissitudini, tanti i personaggi
secondari che ruotano intorno alla protagonista, ed anche i più
piccoli dettagli che inizialmente appaiono insignificanti, nelle
ultime pagine troveranno una giusta collocazione e un motivo per
essere stati messi proprio lì.
L'autore, in un modo falsamente velato, ci
invita a riflettere anche sul cristianesimo, offrendoci una visione
diversa e parallela di alcuni eventi riportati nei sacri testi.
Ricordiamoci sempre che siamo in un fantasy,
tutto è falso, tutto è inventato... ma gli spunti di riflessione
quelli no, sono reali e concreti.
"Il Lago di Luce" si presta dunque ad una
doppia lettura: una più superficiale, apprezzando la storia
costruita, solo per qualche ora di puro relax; oppure si può
scegliere una lettura più profonda, riflessiva, trasportati dalle
tracce che Corna dissemina ad arte lungo tutto il testo.
Un libro che consiglio a chi vuole fare un
lungo viaggio con la fantasia.