'Nuvole al tramonto' racchiude un
racconto: viene narrata la storia di Martina e della sua
fantasia galoppante!
Ci sono delle descrizioni molto accurate
dei paesaggi e del mondo immaginario in cui Martina passa molto
tempo, fuggendo dalla grigia realtà che le vuole tagliare le ali
dell'immaginazione.
Ho apprezzato molto queste descrizioni
così dettagliate, mi hanno fatto viaggiare con la fantasia,
attraverso una tecnica narrativa che mi ha ricordato il flusso
di coscienza.
Martina è la protagonista, una persona che
chiudendo gli occhi si lascia trascinare dalla fantasia,
perdendo quasi contatto con la realtà.
O forse la protagonista di questa storia è
proprio la fantasia, infatti leggendo questo libro si acquisisce
consapevolezza di quanto siano importanti la fantasia e
l'immaginazione,
si impara a guardare oltre, liberando
completamente la mente.
L'ambientazione è definita dalla
protagonista stessa come "un posto strano": montagna, bosco,
praterie, deserto e mare, clima caldo e freddo,
tutto condensato in un unico magico e
meraviglioso spazio, che sembra un paradiso terrestre ed è molto
suggestivo.
La storia di Martina viene disvelata a noi
come a lei, tra le nuvole al tramonto, in un posto magico e
dalle sfumature irreali.
Condivido con Martina la capacità di
fantasticare e vagare con la mente, non accorgendomi di ciò che
mi circonda e vivendo nel mio mondo.
E, proprio come lei, sogno un mondo
diverso da quello in cui vivo. Ho trovato davvero molto
affascinante che tutto si giochi attorno alle nuvole,
che sono il filo conduttore della storia.
Il comportamento di Martina viene
considerato folle e mal giudicato, solo perché fuori dal comune
e strano.
Viene messa in risalto la poca fantasia
dei bambini, che sono limitati da tutti i giocattoli a
riproduzione della realtà adulta che hanno a disposizione.
Martina, invece, ha una fantasia molto più
sviluppata, motivo per cui non gioca con loro e viene punita dai
propri genitori, e allontanata dai genitori degli altri bambini.
Viene ripercorso il suo passato e si
scopre da cosa è scaturito questo mondo alternativo costruito da
bambina...un'infanzia difficile, una punizione dura e
spaventosa,
la necessità di fuggire dal buio che la
opprimeva.
È stata una lettura davvero particolare,
in senso positivo...la distinzione tra ciò che è reale e ciò che
è irreale è quasi impalpabile, molto sfumata,
spetto che mi ha tenuta incollata alle
pagine!
Il finale è sorprendente e inaspettato,
c'è un colpo di scena sublime, che secondo me rende tutta la
storia più chiara e comprensibile!
Martina ritroverà se stessa, attraverso un
percorso costellato di paure, desideri, perdite, incertezze,
gioie..il lettore la segue e accompagna in questo percorso,
sentendosi coinvolto.
È una lettura riflessiva, una storia
originale e particolare, che vi consiglio!