Questo romanzo ben fatto e coinvolgente
lancia una esplorazione surreale del potere dell'immaginazione,
in particolare, l'immaginazione del suo eroe Martina superstite
di un'infanzia combattuta ed incerta.
Il movimento complessivo del libro
sostiene un punto centrale o una tesi di «ciò che il pensiero
può fare se ben guidato. Il pensiero può arrivare dove si vuole.
Verso il cielo, se vuoi, o all’infelicità più nera, se pensi che
ci possa essere, e a incubi tali da chiamarli inferno"