TRAMA: Martina si trova seduta su un
grande prato appoggiata ad un albero con il volto rivolto verso
le nuvole bianche.
Non si ricorda però perché si trovasse lì,
cosa le sia successo e nemmeno come avesse vissuto la sua
giovinezza.
Quando giunse alla costruzione dal tetto
rosso, al caseggiato con un'insegna con scritto "il rifugio di
edi", fu colta di sorpresa da una donna. Lei sembrava
conoscerla, disse di essere la mamma di Edi e di chiamarsi
Ginetta, ma Martina proprio non riesce a ricordare nulla. Dovrà
così impegnarsi per riuscire a ritrovare se stessa.
COMMENTO: Quando ho iniziato a leggere
questo libro credevo di trovarmi davanti ad un fantasy, mi
aspettavo quindi degli elementi magici che mi avrebbero portata
in una realtà parallela. Continuando con la storia invece il
libro si è trasformato in un romanzo di formazione, si parla di
droga e di quanto sia difficile uscirne. Si parla di solitudine,
di errori, di difficoltà davanti alle quali la vita ci mette
davanti. Leggendo le pagine di questo libro ho avuto la
sensazione di fare una sorta di viaggio interiore, un viaggio
introspettivo, assieme a Martina. Non posso fare altro che
consigliare questa lettura che mi ha davvero coinvolta molto.