Minichì
Parte 4
Parte 3
Parte 2

 

Ebbe bisogno di qualche istante dopo aver aperto gli occhi per rendersi conto di non trovarsi più su una panchina nell’umido della notte della sua città ma sulla sponda di un laghetto trasparente con le sponde ricche di muschio e piccoli arbusti che sembravano sorgere dalle sue profondità.
Lo sguardo rimaneva fisso nell’acqua che rimandava l’immagine di una ragazza sconosciuta. Dubbiosa, sfiorò i lunghi capelli e ogni parte del suo corpo per rendersi conto non si trattasse di un’altra persona.
«Dovrai rimanere seduta sul grande sasso ancora per qualche istante in modo da verificare se il tuo viaggio sia terminato» Era la voce di Bill, trasferitosi anche lui dall’umidità della notte cittadina.
Avrebbe voluto porgergli mille domante ma per il momento annuì rimanendo seduta rivolta verso lo stagno.
L’acqua iniziò a muoversi in un vortice come se un potente mulinello si stesse formando nelle sue profondità. All’improvviso una grande onda si staccò dalla superficie per investire la ragazza. Non ebbe tempo neppure di volgere la testa altrove; per qual-che istante, si trovò sommersa.
«Accidenti!» sospirò tentando di scollarsi di dosso l’acqua.
«Bentornata, Marì della terza generazione!» pro-clamò Bill avvicinandosi. «Adesso puoi scendere.»
Depose un sacchetto con i vestiti per lei, girandosi dalla parte opposta mentre si rivestiva.
«Presto questa situazione non ti procurerà alcun disagio» sussurrò tenendosi a una certa distanza. «A proposito, qui il mio nome è Trill e non Bill.»
«Ma sono una ragazza!» esclamò stupita dopo es-sersi rivestita.
«È vero! Tu sei una ragazza» rispose l’uomo. «Lo sei sempre stata. Tu sei Marì e adesso sei Marì della terza generazione!»
Marì allargò le braccia mentre sorrideva per la stravaganza di un vestito con tanti colori concentrici. Sembrava adatto per una festa in maschera.
Trill comprese la sua sorpresa. «Questo vestito l’hai cucito tu stessa. Sono i colori a contraddistinguerti.»
Marì aveva notato la perfetta aderenza del vestito col suo corpo come se fosse stato confezionato proprio il giorno prima.
«Adesso usciamo dal bosco, Jill e Martina sono frementi nell’attesa» la esortò l’uomo prendendola per mano e suscitando in lei un ulteriore imbarazzo. Trill sorrise mentre entravano nel boschetto.
«Jill e Martina mi hai detto?» chiese non certa della loro identità.
«Tu le hai conosciute con nomi differenti. Nel loro viaggio Jill era Irene e Martina, Miriam.»
Le due ragazze se ne stavano sedute sul prato poco distanti dal boschetto. Quando videro Marì si alzarono di scatto correndole incontro. Si fermarono ad un passo di distanza per il tradizionale saluto della mano sul cuore. Marì sentì un potente calore entrare in lei. Quando a sua volta, rispose ad ognuna di loro col medesimo saluto, le due ragazze socchiusero gli occhi dal piacere. A messaggio ultimato si scagliaro-no verso di lei abbracciandola e urlando dalla gioia.


Spiriti Erranti - Incipit
Terza Generazione
Parte 1
Bosco dei Platani
Disponibile per pubblicazione
Favole - Bosco dei Platani
Favole
Le Promesse
Poesie - Bosco dei Platani
Poesie
Pedina
Onesto Inganno
Seconda Generazione
Prima Generazione
La Nostra Pazzia
Piccola Anima
Il Tocco della Felicità
Voce nella Notte
Hotel di Buona Speranza
Nuvole al Tramonto
Il Lago di Luce
Narrativa
Home
Terza Generazione
Terza Generazione