Quante promesse sono andate disperse… Soprattutto quelle da noi stessi costruite allo scopo di pretenderne l’adempimento. Quando inevitabilmente si frantumano, ci sentiamo affranti e traditi; ma anche questa sensazione costituisce l’effetto di un temporale. Quando riappare il sole, sorridendo, scuotiamo il capo riprendendo il cammino.
Sedia di Paglia
In questa sera di settembre,
di pensieri cullati da un’irriverente
penombra,
osservo un filo di paglia di una vecchia
sedia,
morire lentamente spezzandosi
dopo aver perso la sua tenacia.
Che cosa abbiamo inutilmente raccontato
se il loro volto ormai più non guarda in
alto?
Se, nelle lunghe notti buie più del
nero,
il sole, la pioggia e le stagioni
non riescono a coltivare i loro cuori?
Per troppo tempo ci siamo illusi
nella speranza di vederli fiorire.
Non riusciranno a sopravvivere al
terrore
senza un sogno a cui aggrapparsi
per volare verso il nuovo infinito.
«Un giorno i cespugli aridi fioriranno,
i petali si apriranno al mattino.
Tu sei solo un contadino nel tempo,
hai scavato la terra per una semina
di cui non vedrai mai il raccolto.»
Poi mi doni una morbida carezza
e la notte non sembra più così buia.
I lampi di un lontano temporale
sono solo fuochi artificiali
per festeggiare il tempo futuro.