Terza Generazione
Minichì
Parte 4
Parte 3
Parte 2

Benjamin se ne stava affacciato alla finestra di un grande hotel nel centro di Saint Luis. Contemplava l’andirivieni della gente per strada come una moltitudine di formichine indaffarate in lavori apparentemente inutili.

«Signore, tra qualche istante ha inizio l’evento.» annunciò una voce da dietro la porta. «Si affretti a scendere.»

Benjamin subito richiuse la finestra ed iniziò a vestirsi. Stette poi sulla soglia a chiedersi se presenziare a quell’evento fosse la scelta appropriata. Non aveva mai familiarizzato con gente importante e neppure con la confusione. Abituato ai piccoli paesi di campagna, starsene qui a St. Luis, in una grande città col suo centro così avvolgente e caotico, gli procurava un po’ di apprensione.

«Aspetteranno.» sussurrò con un lungo sospiro stendendosi sul letto con lo sguardo rivolto verso il soffitto. «Nessuno mai si accorgerà della mia assenza. Non sono uno dei protagonisti della festa.»

 

                          ***

L’evento rappresentava un importante appuntamento annuale riservato ai produttori di birra. Ognuna delle aziende partecipava presentando uno dei prodotti per l’assaggio e la successiva premiazione. In questa manifestazione la presenza di Benjamin risultava del tutto inutile in quanto l’azienda presso la quale lavorava, pur essendo tra le più antiche, non era certo annoverata tra le grandi.

Aveva iniziato molti anni prima, dopo la morte del padre. La sua famiglia non poteva sopravvivere senza un introito sicuro. Così, dopo aver effettuato una lunga infruttuosa ricerca tra negozi e piccole attività della zona, quel mattino, in cerca di una occupazione, si era deciso a salire alla vecchia fabbrica di birra posta su un dosso poco distante dal confine del paese.

«Sto cercando un’occupazione.» aveva chiesto dopo una lunga attesa davanti all’ingresso.

Un vecchio si era presentato con un grande cappello bianco in testa chiedendogli se fosse a conoscenza del tipo di lavoro svolto nella fabbrica.

Benjamin, stendendo il braccio verso il fabbricato, aveva dato una risposta tale da generare ilarità del vecchio. «Dentro la fabbrica si distilla birra.»

«La birra non si distilla, ragazzo. Il processo è differente.» Sorrise. «Tu non hai la minima idea del lavoro svolto qui dentro, non è vero?

Il ragazzo scosse la testa. «Ho bisogno di guadagnare e sono pronto ad accettare qualsiasi occupazione purché onesta.»

Il vecchio sorrise e stette qualche attimo a pensare. «Potrei avere bisogno di un aiuto ma solamente per un mese. Dopo tanti anni di confusione voglio mettere in ordine il laboratorio e pulire le attrezzature. Così, se vuoi, puoi essere tu ad occupartene.»

Per la prima volta, anche se temporaneo, qualcuno gli stava offrendo un lavoro. In assenza di altre prospettive e, pur trattandosi di un mese solo, si affrettò ad acconsentire alla proposta.


Navajo - Incipit
Il Tocco della Felicità
Parte 1
Bosco dei Platani
Disponibile per pubblicazione
Favole - Bosco dei Platani
Favole
Le Promesse
Poesie - Bosco dei Platani
Poesie
Pedina
Onesto Inganno
Seconda Generazione
Prima Generazione
La Nostra Pazzia
Piccola Anima
Il Tocco della Felicità
Voce nella Notte
Hotel di Buona Speranza
Nuvole al Tramonto
Il Lago di Luce
Narrativa
Home
Il Tocco della Felicità