«Qualcosa ti
preoccupa?» Gabriele si sedette accanto.
Venanzio sorrise. «No, nessun problema. Io
sono un tipo piuttosto solitario.»
«L’importante tu non lo sia sul campo da
gioco» esclamò sorridendo. «È trascorso qualche giorno dal tuo
arrivo e vorrei conoscere le sensazioni provate.»
«È tutto diverso qui rispetto alla squadra
da cui provengo» rispose. «Le sezioni di allenamento sono più
professionali.»
«Ti dispiace? Ti senti a disagio?»
Venanzio scosse la testa. «Per niente.
L’unica mia preoccupazione è quella di essere all’altezza di
questa grande responsabilità. Ma voglio dimostrare a me e a voi,
che state spendendo dei soldi per tenermi qui, di essere
all’altezza.»
Gabriele sorrise. «Forse ti stai
preoccupando dei soldi spesi per te?»
Venanzio annuì.
«Non devi pensarla in questo modo» rispose
Gabriele. «Noi non lo facciamo per te ma per noi. Ti sembrerà un
discorso piuttosto crudo ma per noi sei un investimento, una
fonte di gloria e di guadagno. Non devi mai dimenticarlo. Forse
ci risulterai simpatico e ci dispiacerà ma se non sarai
all’altezza non esiteremo a mandarti via. Questo è il nostro
modo di comportarci. Se non lo fosse non saremmo giunti dove
siamo.»
Venanzio aveva la faccia stupita da un
discorso così crudo.
«Lo so, capisco il tuo pensiero.» continuò
Gabriele. «Sei stupito e deluso dall’essere trattato al pari di
un ortaggio da poter vendere quando è maturo, ma non devi mai
dimenticarlo per tuo e per nostro vantaggio.»
Venanzio annuì.
«Ciò non toglie comunque che ci si possa
trovare bene insieme e questo è il lato positivo. Ognuno di noi
si aiuta ed è sempre disponibile. Certe gioie sono difficili da
spiegare quando un sogno si realizza. Quando, dopo tanti sforzi
si riesce a giungere alla meta, sembra di toccare il cielo con
un dito. Prova a guardare nel volto di un vecchio giocatore
quando ricorda i momenti di gloria. Sembra stia toccando di
nuovo il cielo. In ogni giocatore sul campo riesce a vedere sé
stesso.»
Venanzio sorrise all’immagine del vecchio
giocatore.
«Qui diventerai un uomo, in tutti i sensi.
Starà poi a te decidere se sarai un uomo valido o no e non
necessariamente riguarda la bravura sul campo da gioco ma nel
carattere in crescita dentro di te. Devi sempre ricordarti come
tra qualche anno, comunque vadano le cose, dovrai abbandonare.
Cerca quindi di sfruttare al massimo il tempo offerto. Noi ti
daremo tutte le opportunità perché abbiamo visto le potenzialità
dentro di te ma starà a te farle crescere, a nessun altro.»