Parte 4
Parte 3
Parte 2
Era buio intorno quando Martina riprese il
controllo dei pensieri. Le nuvole si erano alzate all’improvviso.
Erano lente a spegnersi le immagini del traffico, della gente nella
piazza, dei colori del pomeriggio. Il silenzio della montagna
contrastava con l’animazione nella sua testa. Rimase seduta su un
sasso fino a quando i pensieri si ricomponessero docili nella testa.
La prateria sembrava ancora di più un luogo
senza dimensione, senza limiti, i cespugli sembravano forme
imperfette, galleggianti su un enorme lago. Era stato un moto
istintivo dovuto alla sensazione di paura ad ottenere di staccarsi
dalla piazza per tornare. Era preoccupata nell’accorgersi di una
ragazza tanto diversa dalla piccola Martina sognatrice.
Da quel giorno la sua vita era cambiata.
Iniziò ad assentarsi durante alcune ore di scuola ma, alla fine,
smise di frequentare le lezioni. In pochi mesi si trasferì in
piazza. Così terminò definitivamente la sua infanzia abbandonando
l’immaginazione tanto predominante. Smise anche di parlare con gli
animali, di sentirli come unici amici.
Avrebbe voluto fermarla, parlare con lei. Ma
conosceva i pensieri di quel giorno, niente era stato più importante
di andare in piazza con uno scopo ben preciso. Era stata conquistata
dal modo diverso di vivere ostentato da quei ragazzi, da quella
sensazione di inattaccabilità, dai discorsi, gli atteggiamenti, la
musica e i loro sorrisi. Trovò il suo spazio in mezzo a loro, a
qualsiasi ora del giorno e della notte.
Nella prateria la notte era fonda, solo le
nuvole scorrevano come prima, ad impulsi. Martina le guardava con
incertezza, aveva perso la forte determinazione a cercare nel suo
passato, era quasi tentata di seguire il consiglio di Ginetta e
godere delle possibilità di questo posto senza memoria. Ma, come
spesso accade di fronte al pericolo o ad una catastrofe prevedibile,
affiora lo strano istinto ad andare incontro, forse per la frenesia
di uscirne al più presto o per la voglia di aggrapparsi ad una
speranza al di là della tragedia.
Seguendo il suo desiderio, le nuvole
iniziarono ad abbassarsi di nuovo. Scomparvero le immagini della
prateria e il silenzio in cui era avvolta. Al loro posto riapparve
la città e la piazza in uno dei tanti pomeriggi. Se ne stava seduta
sui bordi della fontana.
Quaggiù in Città -
Incipit
Nuvole al Tramonto
Parte 1