Parte 4
Parte 3
Parte 2
Non lasciartelo scappare via un′altra volta.
Era già scappato via. A lei sarebbe bastato
anche solo non dimenticarlo, non deformarlo col tempo. Mantenere
intatta la freschezza che ancora sentiva addosso, quel senso di
libertà al di là di qualsiasi altra.
Era stato difficile accettare non si
trattasse di un′illusione, un ricordo dell′infanzia, spinto su con
troppa veemenza. Erano immagini e stati d′animo faticosi da
trattenere perché non presenti nella sua realtà. Non era come
leggere dalle nuvole di notte, non c′erano le emozioni dentro, solo
il loro ricordo. Era difficile mantenere le sensazioni fedeli
all′originale, ogni volta si presentavano in maniera diversa,
specchio dello stato d′animo del momento. Le immagini cambiavano, si
sovrapponevano e alla fine cadevano giù.
Arrivava fino a tendere i muscoli dallo
sforzo, ma le immagini crollavano come un puzzle che perde tutti i
pezzi. A nulla valeva chiudere gli occhi e tentare di dissipare il
buio nella mente. Dietro il buio c′era altro buio.
Solo ogni tanto la mente riusciva a liberarsi,
così inaspettatamente senza preavviso, sembrava la marachella di un
bambino, svaniva nel momento stesso in cui veniva scoperta.
Iniziò ad andare in cerca di tutte le
situazioni in grado di innescare la fantasia. Lunghe passeggiate
notturne in macchina cacciando via ogni altro pensiero, ascoltando
musica, spiando la poca gente in transito sull′altro lato della
strada con problemi simili ai suoi, entità appartenenti ad un′altra
dimensione.
Si fermava nelle stradine laterali, vicino ai
boschi, abbassava il finestrino ascoltando i rumori e annusando i
sapori. Talvolta scendeva allontanandosi un po′, solo fino a quando
l′impressione del buio riusciva a trasformarsi in paura.
Durante quelle passeggiate, se non si
intratteneva in profonde analisi, accadeva che la mente fosse più
benevola ed acconsentisse a viaggiare un po′ più in là. Riusciva
persino ad accorgersi di stare navigando senza tornare subito a
terra, come uno di quegli strani sogni consapevoli, in cui sembra di
poter dirigere le proprie fantasie.
***
Martina aveva smesso di frequentare la piazza,
anche se ogni tanto ci andava per salutare i suoi vecchi amici. Non
se le sentiva di rivelare loro quale fosse la sua attuale opinione
sul loro stile di vita, la sensazione di superficialità nelle loro
espressioni.
Non si sentiva più un′abitante della piazza ma
neppure una di quelle persone davanti alla fermata dell′autobus, con
le loro occhiate di disprezzo. Poteva definirsi una persona di
passaggio, senza sapere quale fosse la nuova direzione da prendere.
Anche Daniele aveva abbandonato la piazza,
trascorreva il tempo immerso nella musica. Suonava con un complesso,
componendo canzoni che il più delle volte finivano in qualche
cassetto. Ma non si poteva lamentare, se ne andava in giro facendo
piccole tournee, talvolta il suo complesso faceva da spalla a grossi
gruppi, così riusciva a guadagnare anche qualche soldo.
Martina invece aveva trovato lavoro in
un′edicola in una delle vie del centro. Aveva preso in affitto un
piccolo appartamento in periferia. La vicinanza alla campagna la
ispirava di più. Talvolta si chiedeva se non fosse un po′ troppo
superba nel desiderare cose impossibili da ottenere. Se non fosse
invece il caso di abbassare le ali ed accettare ciò che la vita si
offriva di darle. Un lavoro, un ragazzo e un discreto futuro.
In realtà lei non desiderava di più, non
voleva un lavoro migliore, una carriera o una nuova posizione
sociale per cancellare la sua precedente. Voleva solo un po′ della
sua vecchia fantasia, l′altopiano, il salice e le nuvole scorrere.
Lo sapeva di non avere più la fantasia
necessaria per costruire come da piccola, si sarebbe accontentata di
gustare un po′ del suo profumo, chiudere gli occhi e svegliarsi
accanto al salice. Sapere che comunque andasse la vita, aveva sempre
qualcosa di importante racchiusa nel cuore, più importante di
qualsiasi disavventura.
Aveva provato tante notti a chiudere gli
occhi senza addormentarsi, cercando un po′ di luce dietro le
palpebre, ma c′era solo il buio.
Ritorno a Casa -
Incipit
Nuvole al Tramonto
Parte 1