Dentro il Parco della Mia Città
Camminare lentamente di notte
dentro il parco della mia città,
dove gli stagni sembrano abissi
imperscrutabili,
dove i sentieri, che tra poco saranno
percorsi
da tanta gente con la musica nelle
cuffiette,
sembrano strade verso il prossimo mondo.
Non ho voglia di svegliarmi.
Non ho voglia di tornare alla vita.
Ogni volta che il sole chiama,
vorrei rimanere per sempre
in quella tiepida armonia,
sulla soglia di una morbida pazzia.
Non mi era stato detto
che la strada avrebbe condotto alla
follia,
a stravolgere il senso comune,
a rendere probabile ciò che sento nel
cuore.
Come è strano dover nascondere i propri
pensieri
per sembrare uno come tanti.
Me ne sto accanto alla notte,
sorella della mia anima,
l’unica con cui posso dialogare
senza paura di venire scoperto.
Parlare con me stesso,
parlare con voi e l’infinito.
Cammino nel parco
avvolto dal senso del buio,
l’impressione della vittoria sul destino
comune.
Attendo con poca ansia il primo raggio
di sole
quando mi sveglierò e uscirò di casa,
per sembrare uno come tanti di corsa nel
parco.
Il tempo scorre su questa strada che
sembra non finire mai, mentre custodiamo un sogno vivendo
stagioni in apparenza sterili, nella speranza che termini
questo viaggio di dolore. Il tempo, la vana attesa, i
messaggi perduti e la normalità sono sensazioni che misurano
la nostra forza nel tenere in vita a un sogno.
Teniamo in Vita un Sogno -
Incipit
Poesie -
Bosco dei Platani