La Nostra Pazzia
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Domenico Corna
La Nostra Pazzia - Parte Seconda
Un Nuovo Sogno - Quarto Capitolo
Incipit
«Qualcosa ti preoccupa?»
Gabriele si sedette accanto.
Venanzio sorrise. «No, nessun
problema. Io sono un tipo piuttosto solitario.»
«L’importante tu non lo sia
sul campo da gioco» esclamò sorridendo. «È trascorso qualche
giorno dal tuo arrivo e vorrei conoscere le sensazioni provate.»
«È tutto diverso qui rispetto
alla squadra da cui provengo» rispose. «Le sezioni di
allenamento sono più professionali.»
«Ti dispiace? Ti senti a
disagio?»
Venanzio scosse la testa.
«Per niente. L’unica mia preoccupazione è quella di essere
all’altezza di questa grande responsabilità. Ma voglio
dimostrare a me e a voi, che state spendendo dei soldi per
tenermi qui, di essere all’altezza.»
Gabriele sorrise. «Forse ti
stai preoccupando dei soldi spesi per te?»
Venanzio annuì.
«Non devi pensarla in questo
modo» rispose Gabriele. «Noi non lo facciamo per te ma per noi.
Ti sembrerà un discorso piuttosto crudo ma per noi sei un
investimento, una fonte di gloria e di guadagno. Non devi mai
dimenticarlo. Forse ci risulterai simpatico e ci dispiacerà ma
se non sarai all’altezza non esiteremo a mandarti via. Questo è
il nostro modo di comportarci. Se non lo fosse non saremmo
giunti dove siamo.»
Venanzio aveva la faccia
stupita da un discorso così crudo.
«Lo so, capisco il tuo
pensiero.» continuò Gabriele. «Sei stupito e deluso dall’essere
trattato al pari di un ortaggio da poter vendere quando è
maturo, ma non devi mai dimenticarlo per tuo e per nostro
vantaggio.»
Venanzio annuì.
«Ciò non toglie comunque che
ci si possa trovare bene insieme e questo è il lato positivo.
Ognuno di noi si aiuta ed è sempre disponibile. Certe gioie sono
difficili da spiegare quando un sogno si realizza. Quando, dopo
tanti sforzi si riesce a giungere alla meta, sembra di toccare
il cielo con un dito. Prova a guardare nel volto di un vecchio
giocatore quando ricorda i momenti di gloria. Sembra stia
toccando di nuovo il cielo. In ogni giocatore sul campo riesce a
vedere sé stesso.»
Venanzio sorrise all’immagine
del vecchio giocatore.
«Qui diventerai un uomo, in
tutti i sensi. Starà poi a te decidere se sarai un uomo valido o
no e non necessariamente riguarda la bravura sul campo da gioco
ma nel carattere in crescita dentro di te. Devi sempre
ricordarti come tra qualche anno, comunque vadano le cose,
dovrai abbandonare. Cerca quindi di sfruttare al massimo il
tempo offerto. Noi ti daremo tutte le opportunità perché abbiamo
visto le potenzialità dentro di te ma starà a te farle crescere,
a nessun altro.»
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