Discorsi Mai Pronunciati
Giona
Minichì
Parte 4
Parte 3
Parte 2

 

Col sacco sulle spalle, immersa nella confusione tra le visioni notturne e i consigli della donna, Nuvola percorse lentamente il deserto, questa volta con l’intenzione di tornare alla civiltà in quanto le condizioni propizie si erano presentate senza ombra di dubbio.
Questi erano i pensieri nella sua mente mentre incontrava i primi segni della civiltà tra tracce di ruote, rifiuti gettati per terra e bottiglie vuote dimenticate da qualche festa.
Incontrò una strada sterrata percorsa da mezzi fuoristrada. La seguì fino a giungere alla confluenza con un’altra asfaltata. Guardò entrambe le direzioni poi, sorridendo, seguendo l’ispirazione, prese la decisione di dirigersi verso sud.
Qualche automobile iniziò a superarla. Gli occupanti rallentavano cercando di comprendere che tipo di persona si trovasse a percorrere un luogo così desolato.
Una delle automobili si fermò. Il vetro si abbassò e il volto sorridente di una signora chiese se necessitasse di assistenza.
«Avrei bisogno di un passaggio verso la città» rispose Nuvola sorridendo.
La signora la fece salire e insieme presero quella direzione.
Alle consuete richieste del motivo per cui camminasse nel deserto, Nuvola acconsentì a rispondere rimanendo sul vago. Affermò dovesse incontrare alcuni amici ma la macchina si era fermata qualche chilometro prima, costringendola ad abbandonarla.
Sentirsi a bordo di un’automobile, le conferiva l’impressione di trovarsi in un ambiente a lei non consono. Il tempo trascorso nel deserto era riuscito a mutare ogni impressione oltre alla visione stessa della vita.
La signora con gentilezza, dopo averla accompagnata nel centro di una cittadina piena di villette di recente costruzione e un centro dirigenziale con imponenti palazzi a mostrare la sua importanza, fermò l’automobile vicino a un incrocio facendola scendere.
Sul marciapiede della città, in una sensazione di inconsapevolezza su quale direzione prendere, rimaneva in attesa, certa che presto avrebbe ottenuto indicazioni utili su come comportarsi.
La macchina dello sceriffo, notando una ragazza con un aspetto alquanto disordinato e un sacco impolverato sulle spalle, accostò chiedendole la ragione della sua presenza in città.
«Sto camminando in attesa» rispose Nuvola sorridendo. «Intanto osservo la città.»
Lo sceriffo percepì dell’ironia nelle sue parole. Accostò la macchina scendendo. «Mi favorisca i documenti!» chiese ponendosi davanti.
Nuvola li estrasse porgendoli. Lo sceriffo tornò in automobile iniziando il controllo. Subito si irrigidì scendendo e estraendo la pistola. «Si inginocchi!» ordinò senza esitazione.
Prese le manette e le strinse alle sue mani. La fece alzare volgendola verso di lui. «Lei è in arresto per fuga dal penitenziario dove deve scontare la pena per rapina, violenza e oltraggio.»
Nuvola non si oppose salendo a bordo, non sorpresa da quella evoluzione. Subito si diressero verso l’ufficio. Finire dietro le sbarre stava divenendo una consuetudine al ritorno nella civiltà.

Inizio - Incipit
Discorsi Mai Pronunciati
Parte 1
Bosco dei Platani
Disponibile per pubblicazione
Favole - Bosco dei Platani

Favole
Le Promesse
Poesie - Bosco dei Platani
Poesie
Pedina
Onesto Inganno
Seconda Generazione
Prima Generazione
La Nostra Pazzia
Piccola Anima
Il Tocco della Felicità
Voce nella Notte
Hotel di Buona Speranza
Nuvole al Tramonto
Il Lago di Luce
Narrativa
Home
Discorsi Mai Pronunciati
Terza Generazione