Per Giona gli ultimi mesi di lavoro erano stati molto intensi,
soprattutto all’estero. Aveva incontrato personaggi di ogni genere e
ognuno di loro aveva ottenuto ciò che desiderava.
La primavera era iniziata quando Milly giunse sulla collina. Uscì
dalla macchina e, senza entrare in casa, si posse seduta nel cortile
davanti al terrazzo. Aveva un atteggiamento differente dal consueto,
il suo volto era preoccupato e teso. Aspettò l’arrivo di Giona
rimanendo con la maniglia della portiera in mano.
L’uomo si avvicinò. «Non è tua consuetudine giungere qui senza
entrare.»
Milly annuì senza rispondere.
«Deve trattarsi di qualcosa di molto importante!» commentò Giona.
«La situazione è diventata molto complicata» sussurrò Milly.
«Ci sono problemi nell’organizzazione?» chiese Giona.
Milly scosse il capo.
«Forse un personaggio pubblico da incontrare?»
Scosse di nuovo il capo.
«Accidenti, Milly, che cosa sta succedendo?»
La ragazza si guardò attorno a constatare la fioritura in atto, si
volse poi verso di lui. «Quanto è bella la primavera non è vero?»
Giona non rispose.
«Guarda le montagne come stanno rinascendo all’invito della
stagione. Guarda le primule come sono contente di iniziare a
vivere.»
Giona ebbe i brividi. Non aveva mai visto la ragazza in quelle
condizioni. Aveva affrontato problemi impossibili per qualsiasi
altra persona. Nel constatare la sua preoccupazione, non riusciva a
immaginare la ragione.