Discorsi Mai Pronunciati
Giona
Minichì
Parte 4
Parte 3
Parte 2

 

In una fresca mattinata estiva, una ragazza di bell’aspetto giunse in mezzo ai disadattati. Li osservò a lungo studiandone la fisionomia per poi intrattenersi chiedendo a uno di loro se desiderasse un lavoro per una settimana. L’uomo stropicciò gli occhi chiedendole di quale genere di occupazione si trattasse.
«Non devi compiere niente di particolarmente complicato. Stiamo girando un film in periferia, ci serve una persona con la tua caratteristica come comparsa» estrasse di tasca qualche banconota e la mostrò. «Queste le puoi ottenere subito, alla fine ne verranno consegnate altrettante.»
«È incluso anche vitto e alloggio?» chiese il disadattato pregustando una settimana di guadagno senza alcuna fatica.
La ragazza annuì con un sorriso. «Per una settimana intera!» confermò.
L’uomo si alzò afferrando le banconote e la seguì scomparendo nelle vie laterali.
Gli altri senzatetto erano mortificati per non essere stati scelti. Pensavano a quanta fortuna avesse avuto il loro amico.
Al termine della settimana attesero con impazienza il suo ritorno per conoscere come si fosse svolto il lavoro e capire se fosse prevista la medesima opportunità anche per qualcun altro. Ma di lui non ci fu alcuna notizia fino a quando, in un altro pomeriggio, la stessa ragazza fece ritorno in mezzo a loro col medesimo atteggiamento di analisi delle persone sedute sul marciapiede. Al termine scelse un altro offrendogli la medesima opportunità.
Prima che il prescelto si alzasse per seguirla, Giona si rivolse a lei con perplessità «Come mai non è ancora tornato il nostro amico assunto più di dieci giorni fa?»
La ragazza sembrava stupita da un tale quesito, sorrise avvicinandosi. «Il vostro amico si è comportato in modo egregio ottenendo il proseguimento dell’accordo per un’altra settimana.»
Pur poco convinto della sua risposta, Giona annuì. Il nuovo prescelto invece afferrò il denaro offerto e la seguì senza esitazione.
A distanza, senza farsi accorgere, Giona li pedinò giungendo in una stradina laterale dove un furgone se ne stava parcheggiato. Fecero salire il disadattato e si diressero verso la periferia.
Si era trattato di una situazione piuttosto sospetta, tale da indurre Giona a dirigersi nella caserma in cui era stato condotto qualche tempo prima. Spiegò ai due ufficiali come si fossero svolti i fatti e i suoi dubbi al riguardo. Diede loro il numero di targa del furgone e se ne tornò sul marciapiede.


Il Rapimento - Incipit
Giona
Parte 1
Bosco dei Platani
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