In una fresca mattinata estiva, una ragazza di bell’aspetto giunse
in mezzo ai disadattati. Li osservò a lungo studiandone la
fisionomia per poi intrattenersi chiedendo a uno di loro se
desiderasse un lavoro per una settimana. L’uomo stropicciò gli occhi
chiedendole di quale genere di occupazione si trattasse.
«Non devi compiere niente di particolarmente complicato. Stiamo
girando un film in periferia, ci serve una persona con la tua
caratteristica come comparsa» estrasse di tasca qualche banconota e
la mostrò. «Queste le puoi ottenere subito, alla fine ne verranno
consegnate altrettante.»
«È incluso anche vitto e alloggio?» chiese il disadattato
pregustando una settimana di guadagno senza alcuna fatica.
La ragazza annuì con un sorriso. «Per una settimana intera!»
confermò.
L’uomo si alzò afferrando le banconote e la seguì scomparendo nelle
vie laterali.
Gli altri senzatetto erano mortificati per non essere stati scelti.
Pensavano a quanta fortuna avesse avuto il loro amico.
Al termine della settimana attesero con impazienza il suo ritorno
per conoscere come si fosse svolto il lavoro e capire se fosse
prevista la medesima opportunità anche per qualcun altro. Ma di lui
non ci fu alcuna notizia fino a quando, in un altro pomeriggio, la
stessa ragazza fece ritorno in mezzo a loro col medesimo
atteggiamento di analisi delle persone sedute sul marciapiede. Al
termine scelse un altro offrendogli la medesima opportunità.
Prima che il prescelto si alzasse per seguirla, Giona si rivolse a
lei con perplessità «Come mai non è ancora tornato il nostro amico
assunto più di dieci giorni fa?»
La ragazza sembrava stupita da un tale quesito, sorrise
avvicinandosi. «Il vostro amico si è comportato in modo egregio
ottenendo il proseguimento dell’accordo per un’altra settimana.»
Pur poco convinto della sua risposta, Giona annuì. Il nuovo
prescelto invece afferrò il denaro offerto e la seguì senza
esitazione.
A distanza, senza farsi accorgere, Giona li pedinò giungendo in una
stradina laterale dove un furgone se ne stava parcheggiato. Fecero
salire il disadattato e si diressero verso la periferia.
Si era trattato di una situazione piuttosto sospetta, tale da
indurre Giona a dirigersi nella caserma in cui era stato condotto
qualche tempo prima. Spiegò ai due ufficiali come si fossero svolti
i fatti e i suoi dubbi al riguardo. Diede loro il numero di targa
del furgone e se ne tornò sul marciapiede.