Parte 4
Parte 3
Parte 2
Due giorni prima di natale iniziò una copiosa
nevicata che si protrasse per giorni interi. Le strade erano
diventate distese di ghiaccio e neve, nessuno più si azzardava a
percorrerle.
La vigilia di natale, sera dell’inaugurazione,
il bar dell’hotel era completamente deserto. Ormai si stavano
apprestando a festeggiare da soli, quando un uomo giunse trafelato
nel bar. Qualche miglio più indietro un piccolo autobus si era
bloccato. Una ruota era finita fuori strada e l’autobus non era in
grado di proseguire e neppure di tornare indietro. A bordo ci stava
un gruppo di bambini diretti a un paese a venti miglia di distanza.
Li stavano aspettando per la recita di natale. La rete cellulare non
era attiva e non erano in grado di chiamare aiuti. I bambini
nell’autobus erano terrorizzati.
Charles prese subito il furgone dotato di
quattro ruote motrici. Luke salì sul vecchio cingolato usato per
arare i campi e attaccò il vecchio carretto. Margareth prese le
coperte e insieme si diressero verso l’autobus. Era difficile poter
distinguere il nastro d’asfalto coperto dalla neve, dalla campagna
circostante. Giunsero dopo mezz’ora tra grandi difficoltà. L’autobus
era inclinato su un lato. L’autista, i bambini e le loro due maestre
se ne stavano all’interno.
Dodici bambini furono fatti salire sul
furgone. Gli altri, insieme con l’autista e le due maestre, furono
avvolti dalle coperte e presero posto nel carretto trascinato dal
vecchio cingolato.
Lentamente giunsero insieme all’hotel.
Entrarono tutti nel bar accanto alla stufa. Le maestre chiamarono il
teatro del paese dove avrebbero dovuto esibirsi, annunciando
l’impossibilità di arrivare. Si sarebbero fermati nell’hotel per la
notte.
In breve i bambini cambiarono il loro umore,
dalla paura passarono all’eccitazione per la stravagante avventura.
Ognuno confidava all’altro la paura scampata. Le maestre, insieme
con Margareth, stabilirono la disposizione dei bambini nelle loro
stanze. Quando tutto fu in ordine prepararono da mangiare,
spostarono i tavoli a formare un unico lungo tavolone. I bambini
erano eccitati e contenti mentre mangiavano una zuppa calda e i
dolci preparati per l’inaugurazione dell’hotel.
Alla fine della cena, il grande tavolone venne
spostato e i bambini si sedettero per terra. Volevano lo stesso
eseguire la loro recita. Era la vigilia di Natale e bisognava
seguire l’atmosfera. Sotto l’albero addobbato per l’inaugurazione, i
bambini si esibirono nel racconto della nascita di Gesù. Al termine
della recita, con un sottofondo di chitarra, Charles suonò le
canzoni di Natale.
Spuntarono dolcetti e bibite. Per le maestre e
l’autista venne stappata una bottiglia di spumante. Alla fine si
strinsero tutti vicino e vennero scattate un sacco di foto.
Sarebbero rimaste in eterna memoria del giorno dell’inaugurazione.
Quando giunse il momento di andare a letto i
bambini urlavano dalla contentezza. Ci fu un andirivieni frenetico
da una stanza all’altra. Le maestre si diedero da fare per
mantenerli tutti tranquilli. Alla fine si addormentarono crollando
per la stanchezza.
Il giorno dopo giunsero i soccorsi. L’autobus
venne liberato e la scolaresca fece ritorno al loro paese di
origine. Le due maestre furono le ultime a salire. Abbracciarono
forte Margareth dicendole: «Ci avete salvato la vita. Se non ci
fosse stato questo hotel sulla nostra strada sarebbe finita davvero
male.»
Margareth sorrise salutandole. «Non avrei mai
potuto immaginare una inaugurazione più bella di questa. Siamo noi a
dovervi ringraziare.»
Vennero appesi alle pareti del bar alcuni
quadri con le foto dei bambini. Nell’estate successiva la scolaresca
tornò a far loro visita, ognuno di bambini aveva preparato un
regalino e un pensiero per la loro più bella avventura.
Hotel di Buona Speranza -
Incipit
Hotel di Buona Speranza
Parte 1