Parte 4
Parte 3
Parte 2
Di Zero non ebbe più notizie e neppure
degli altri personaggi incontrati nel suo lungo viaggio. Dopo la
delusione e la tristezza dei giorni successivi, dovette
riprendere in mano la sua vita. Talvolta, svegliandosi alla
mattina, rimaneva perplesso ritenendo quasi si trattasse di un
sogno. Ma il Piccola Anima stava lì a ricordargli come fossero
stati fatti realmente accaduti se pur al di là di ogni logica
come pure le persone incontrate alle quali aveva promesso
assistenza. Invece era stato proprio lui a fallire e, per questa
ragione, ad essere estromesso
Nelle parole di Zero, ci stava la sentenza
di colpevolezza per non avere avuto fiducia. Ma, attraversare un
oceano immenso col vento contrario a bordo di un piccolo aereo
adatto ad escursioni turistiche, era pura follia. Chiunque al
suo posto avrebbe avuto la stessa legittima sensazione di paura.
Per vincerla, non erano state sufficienti le precedenti
esperienze e neppure il volto sorridente e rilassato di Zero. Là
sotto c’erano le onde burrascose ad attenderlo e la paura di
morire avevano prevalso.
Per giornate intere se ne stette a
riflettere seduto sulla sedia accanto alla pista di volo,
incapace di ricominciare e dare un nuovo senso alla sua vita.
Persino di notte il pensiero continuava a ritornare indietro
alle stranezze, ai viaggi, alle persone incontrate.
Non seppe quando iniziò di nuovo a vivere.
Lo fece in maniera progressiva. Il pensiero fu progressivamente
distolto verso azioni più concrete. I ricordi divennero sempre
più avvolti dalla fantasia assumendo l’impressione tipica dei
sogni. Iniziò a tagliare l’erba della pista, a ripulire
l’hangar, il parcheggio e il vialetto di accesso alla strada.
Solo talvolta, mentre se ne stava a bordo
del Piccola Anima da solo o con qualche cliente, controllava
inutilmente se il vento lo stesse spingendo verso una
destinazione programmata. Come quel pomeriggio quando, per la
periodica verifica inerente alla stabilità dell’aereo, si trovò
davanti un temporale. Evitò il naturale istinto a deviare e si
lasciò trasportare al suo interno. Il gesto fu tanto sventato
quanto distruttivo. Fu costretto ad atterrare in un campo di
mais e, oltre al trasporto al campo di volo, fu costretto a
pagare i danni al contadino.
Da quel giorno giurò di non tentare mai
più la sorte e considerò definitivamente conclusa la sua
avventura.
Alex -
Incipit
Parte 1